La mia storia inizia con le difficoltà nel raggiungere la baita, situata in una posizione remota e difficile da trovare. Le prime peripezie includono: un carro attrezzi che viene in soccorso e la necessità di scambiare una spider con una robusta Jeep 4×4 per affrontare i percorsi off-road.o
Il giorno in cui ho fatto la mia proposta, l’agente immobiliare mi ha portato con una Panda 4×4 piano piano a vedere la Baita.
Era una giornata di forte pioggia, ma il desiderio di vedre se con la mia 4×4 riuscivo a salire era così forte che ho provato. Al primo doppio tornante, molto ripido, bagnato, scivoloso, ho slittato, la macchina ha cominciato ad indietreggiare, e la ruota anteriore sinistra si è sollevata da terra. Fine del 4×4 automatico, fine dei giochi. Dopo diverso tempo sono riusciti a venire in soccorso con un fuoristrada,. ma anche loro cercando di salire per tirare la mia auto hanno desistito, la montagna quel giorno non ne voleva sapere.
Dovevo trovare una soluzione “sostenibile”, e alla fine sono riuscito nell’impresa.
Non bisogna sottovalutare la montagna, bisogna rispettarla, e quando le sfide o gli ostacoli sono difficili da superare, bisogna desistere. Questa è stata la prima lezione di Valzurio.